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La moda dei pantaloni da donna: quando iniziò realmente?

I pantaloni sono un indumento che oggi è di comune utilizzo per le donne e che viene continuamente apprezzato nella moda da numerosi stilisti sia in Italia che all’estero. Ma quando veramente il pantalone iniziò ad essere un indumento accettato nella cultura e nella società per l’abbigliamento femminile?

La diffusione dei pantaloni tra il pubblico femminile comportò un cambiamento significativo; fino a quel momento le gambe dovevano essere rigorosamente nascoste e l’uso dei pantaloni era permesso alle acrobate, alle attrici e a donne di dubbia moralità. Prima erano permessi solo in spiaggia, sui campi sportivi o per le attività di tempo libero.

Negli anni ’50, i pantaloni divennero un simbolo di giovinezza e di tempo libero. Si potrebbe spiegare questo grande cambiamento indicandolo come segno della crescente libertà delle donne, ma questo non è sufficiente: in quel periodo, la parità era ancora lontana e i pantaloni non avevano un ruolo fondamentale in questo processo.

I pantaloni come vestito funzionale anche per le donne

Un argomento per spiegare questo fenomeno è di tipo funzionalista: i pantaloni erano oggettivamente più comodi e pratici, ma in realtà la moda non si può spiegare in questi termini. Lo sport ha sicuramente avuto un ruolo fondamentale in questa evoluzione, perché i pantaloni permettevano alle donne di mostrare il loro corpo atletico. In questo senso, però, la danza ha avuto un ruolo molto più importante, poiché in essa danzatore, danza e abiti si fondono per creare un unico effetto.

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